IL PILAR

Sulle sponde dell’Ebro si erge la Basílica del Pilar, uno dei santuari più importanti del mondo cattolico, a cui accorrono anualmente milioni di pellegrini. Santuario urbano, si trova nel centro di Saragozza ed è una visita obbligatoria per tutti i turisti e visitatori che visitano la città. Le torri e le cupole modellano la silhouette esterna e si possono facilmente identificare. L’aspetto attuale del santuario è il frutto di secoli di storia, restauri e modifiche.

La Basilica

Secondo un’ antichissima tradizione, la notte del 2 gennaio 1940, “la Vergine Maria accorse in carne mortale a Saragozza per confortare l’Apostolo Giacomo, che stava predicando il Vangelo sulle sponde dell’Ebro”, lasciandogli come testimonianza una colonna.Su questa colonna o pilastro portato dalla Vergine si costruì la prima cappella, la quale diventò così il primo tempio mariano della cristianità.

L’attuale tempio, gioiello del barocco aragonese, possiede enormi dimensioni proprie delle grandi costruzioni bizantine, elemento che gli conferisce una grande maestuosità e monumentalità. Il tempio è un autentico museo, una gioia del barroco aragonese, cosí per la sua architettura all’esteriore tanto per le opere che guarda al suo interno.
Il progetto esteriore fu avviato dal maestro saragozzano Felipe Sánchez, per poi passare nelle mani dell’architetto di Carlos II, Felipe Herrera el Mozo. Quest’ ultimo disegnò la pianta e costruì la facciata principale. Infine, toccherà al maestro Ventura Rodriguez dare alla basilica l’aspetto attuale, rimodellando la silhouette mediante l’aggiunta di torri e cupole.
La basilica è Monumento Nazionale dal 1904 e possiede il titolo di Basilica Minore (Maggiori sono solamente le quattro della città di Roma) e quello di Cattedrale dal 1675.

 

L’interno, solenne e di gran belleza, accoglie opere molto importanti, come la pala plateresca dell’Altare Maggiore, realizzata da Damiant Forment, il Coro Maggiore (costituito da ringhiere, stalli ed organo)o le belle pitture delle cupole realizzate dal geniale Francisco Goya. Un altro dei luoghi più segnalati all’interno è il ‘Humilladero’, dietro la Santa Cappella, una cavità che lascia scorgere la Santa Colonna: i fedeli vi si inginocchiano per baciarla. Il gesto della genuflessione fu compiuto dal Papa Giovanni Paolo II il 10 ottobre 1984.

Le pitture di Goya che si possono contemplare nelle cupole costituiscono un valido esempio di rappresentazione dedicata alla devozione religiosa.

 

Il cuore della Basilica è indubbiamente rappresentato dalla Santa Cappella, un piccolo tempio all’interno della Basilica, che custodisce il gioiello più prezioso: la Vergine del Pilar. Il disegno è opera dell’architetto Ventura Rodríguez, il quale attraverso una concezione barocca di influenza italiana, creò uno spazio in cui la Vergine rimane centrata tra le colonne, risultando il fulcro di attenzione della cappella.
All’interno della Santa Cappella si trova la nicchia della Vergine, con la statua della Madonna sulla Santa Colonna. L’insieme è coronato da magnifiche pitture del pittore da camera Antonio González.

 

 

Nell’attualità, gli ‘Infanticos’ (I Ragazzi del Pilar, istituzione musicale formata da ragazzi tra otto e dodici anni), passano davanti al manto della Vergine multitudine di bambini e neonati per ricevere la sua benedizione. I ‘Ragazzi del Pilar’ estudiono ed imparano la laurea de la musica. Il gruppo è formato par 24 voce bianche. Loro sono i chierichetti della basilica e coprono tutte le necessitá della stessa.

All’interno della Basilica si trova il Museo Pilarista (Museo del Pilar), che permette ammirare un’eccellente antologia di arte religiosa intorno alla Vergine (nell’attualit è chiuso).

La sacra Immagine
L’ immagine della Vergine del Pilar è una statua in legno dorato che risale alla metà del XV secolo, alta 36 cm. Rappresenta Maria come Regina e Madre Incoronata. È collocata su di una colonna di diaspro rivestita in argento: i devoti sostengono che la colonna sia rimasta nel luogo originale dalla data in cui, secondo la tradizione, la Vergine sarebbe giunta a Saragozza.
L’icona è una Madonnina Nera (o perlomeno così appare) contornata da una splendida corona di gemme e raggi dorati che tiene in braccio il Bambino e ai suoi piedi c’è sempre uno dei tantissimi manti che le sono stati donati (vengono cambiati periodicamente). La statua è attribuita a Juan de la Huerta.
La Madonna del Pilar è la Patrona di Spagna e la Patrona dell’Ispanitàidad, e fu une delle prime immagini mariane a ricevere la coronazione canonica.

 

I manti che porta ogni giorno la Vergine raccolgono le emozioni e i sentimenti delle persone, le loro gioie e preoccupazioni, i loro ringraziamenti. I manti hanno una funzione ornamentale e il loro colore è portatore di significato, essende i più frequenti quelli che si adattono ai colori liturgici: il manto bianco viene usato durante le festività Pasquali o nelle feste del Signore; il verde, per il cosiddetto “tempo ordinario”, il viola, durante l’Avvento o la Quaresima; il blu, per le Feste Mariane; il rosso, per il ricordo e le feste dei santi martiri.

Ci sono tre giorni in cui la vergine non porta nessun mantello: il giorno 2 (in ricordo al 2 gennaio 40, giorno della venuta della Vergine a Saragozza), il giorno 12 (in ricordo del giorno della sua festa, il 12 ottobre), e il 20 (in memoria della canonizzazione della Vergine, il 20 maggio 1905).

L'Offerta dei Fiori
Uno dei momenti più emozionanti del Santuario del Pilar è l’ Offerta dei Fiori alla Vergine, che si celebra ogni anno il 12 di ottobre, quando migliaia di saragozzani, aragonesi e fedeli accorsi sia dalla Spagna che da tutto il mondo sfilano al cospetto della Sacra Immagine depositando ai suoi piedi milioni di fiori, con i quali si forma un enorme manto.

Questa tradizione è stata dichiarata dai cittadini spagnoli “Tesoro del Patrimonio Culturale Immateriale Spagnolo”. Le persone provenienti da tutto il mondo vanno vestite con il loro costumi tipici e raggiungono la piazza del Pilar per depositare davanti alla Madonna le fiori.

Goya nel Pilar
Francisco de Goya, il aragonese piú universale e uno dei più grandi pittori da tutti i tempi , nasce il 30 Marzo 1746 a Fuendetodos, un piccolo paese vicino a Saragozza. La sua casa natale si può visitare oggi, e è stato dichiarata Monumento Storico Nazionale.

 

Nel 1769, Francisco Goya, parte per l’Italia e si stabilisce a Roma, dove dipinge con i pittori romani di via Condotti e piazza di Spagna.Il pittore, che a quel tempo era in linea con il gusto rococò, stava sviluppando una particolare attenzione per i contrasti cromatici.

Tornato in patria Francisco Goya si stabilisce a Saragozza e gli vengono commissionati alcuni affreschi per la basilica del Pilar. Durante la sua prima epoca artistica, Goya spicca come pittore religioso. Lí dipinta ‘L’Adorazione del nome di Dio’ è un affresco di chiara influenza italiana, dalle linee morbide.

 

 

Invece, ‘Regina Martyrum’, è un’opera innovatrice e ricca di immaginazione, molto espressiva, una delle opere religiose più importanti di Goya che contribuirà al suo coronamento definitivo come un grande della pittura. Curiosamente, appena terminato il lavoro, Goya ricevette dure critiche per quest’opera per non continuare la stessa linea che l’anteriore. Il suo stile, molto dinamico e veloce,  senza precisione nel disegno, lasciava una sensazione di figure non finite.

Orari

La Basilica
Aperta dalle 6.45 alle 20.30 ore (dal lunedi al sabato) e dalle 6.45 alle 21.30 ore (domenica)


Messe
Giorni lavorativi:
Alle 8,  9, 10, 11, 12, 13, 17, 18, 19 e 20 ore
Sabato e prima di festivi: 8, 9, 10, 11, 12, 17, 18, 19 e 20 ore
Domenica e festivi:
Alle 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 17 (non luglio e agosto), 18, 19, 20 e 21 ore


Visita panoramica dalla torre
Dal lunedì al giovedì: 10.30-14.30 e 16.30-20.30 h.
Dal venerdì alla domenica: 10:00-20.30 h.


Confessioni
Servizio permanente

Contatto

Indirizzo: Plaza del Pilar, 19, 50001 –  Zaragoza (España)

Per prenotare una messa, richiedere attenzione per gruppi di pellegrini o realizzare un’altra richiesta sul santuario, contattare con:
cabildo@cabildodezaragoza.org
Tef. +(34) 976 29 95 64 – Fax +(34) 976 20 07 52
Site Arcidiocesi di Saragozza-Il Pilar

ASSOCIAZIONE PER LA PROMOZIONE DELLA RUTA MARIANA

L’APRM è un’associazione non profit che è composta dai santuari del Pilar, Torreciudad, Montserrat, Lourdes e Meritxell, il cui scopo generale è la promozione di questa rota o percorso, dei loro santuari e del patrimonio storico, artistico e naturale delle regione dove sono ubicati.

UFFICIO DI PROMOZIONE

C/ Cádiz 12
50004 – Saragozza (Spagna)
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